ingredienti<\/strong> sono i seguenti:<\/p>\n– 500g di farina 00
\n– 50g di olio
\n– vino bianco<\/p>\n
Il primo giorno<\/strong> \u00e8 quello della realizzazione vera e propria. Su una spianatoia\u00a0disponiamo la farina a fontana e al centro\u00a0mettiamo l’olio. Dopo averlo mescolato con\u00a0un po’ di farina, aggiungiamo il vino come fosse l’acqua per la pizza, vale a dire mettiamone un poco alla volta e impastiamo fino ad ottenere una palla consistente e liscia. Se \u00e8 troppo molle aggiungiamo un po’ di farina. La quantit\u00e0 del vino non la so, l’ho aggiunto ad occhio, per\u00f2 l’impasto deve risultare cos\u00ec.<\/p>\n
Stendiamo l’impasto, come spessore io uso il numero 5 della macchina sfogliatrice (spero che i numeri siano standard). Con una rotella per ravioli ricaviamo dalla sfoglia delle strisce lunghe 20-30cm e larghe 2cm. Ognuna di queste va “pizzicata”<\/strong> ogni 2cm circa per ricavare delle piccole conche, fino ad ottenere una striscia in cui si hanno alternati i punti in cui i due bordi della striscia sono adesi e i punti in cui c’\u00e8 la conchetta. Dobbiamo quindi arrotolare la striscia su se stessa, formando una piccola spirale (dobbiamo scegliere due o tre punti in cui attaccare le conche dei giri adiacenti della spirale in modo che la cartellata non si apra).<\/p>\n
Le cartellate cos\u00ec ottenute devono essere lasciate ad asciugare fino al giorno successivo; se possibile conviene ribaltarle dopo qualche ora in modo da farle essiccare bene da entrambe le parti.<\/p>\n
Il secondo\u00a0giorno<\/strong> \u00e8 quello della frittura. In una padella con abbondante olio caldo friggiamo le cartellate da entrambe i lati, mettiamole quindi a scolare su della carta da cucina. Se vogliamo fare le cose per bene, lasciamole ancora un giorno avvolte nella carta da cucina al fine di eliminare pi\u00f9 olio possibile.<\/p>\n
Il terzo giorno<\/strong> immergiamo le cartellate nel vino cotto<\/strong> e mettiamole in un contenitore. Sul fondo si former\u00e0 uno strato di vino cotto che far\u00e0 si che le cartellate pi\u00f9 in basso diventino pi\u00f9 morbide. I giorni successivi svuotiamo il contenitore e invertiamo l’ordine di disposizione delle cartellate, riversando sopra il vino cotto che c’era sul fondo; in questo modo dopo due o tre giorni saranno tutte ugualmente morbide.
\nUn’alternativa al vino cotto \u00e8 costituita dal miele<\/strong>. Possiamo inoltre decorare le cartellate con degli zuccherini colorati<\/strong>, che per\u00f2 ho scoperto tardi di non avere in casa; ho quindi riciclato delle decorazioni amorfe di ghiaccia reale che avevo conservato per piet\u00e0 e che sono state sbriciolate sui dolcetti.<\/p>\n
Come vedete \u00e8 una ricetta dai tempi biblici, ma che riserva sempre grosse soddisfazioni.
\nE mi raccomando: il giorno in cui deciderete di portare le cartellate in dono a qualcuno, ricordate di chiudere il contenitore in due, tre o mille buste di plastica sigillate, perch\u00e9 se il vino cotto scappa \u00e8 in grado di sporcare cose inimmaginabili.<\/p>\n
Buona serata!<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"
A casa mia sono note come cartellate, ma altrove\u00a0sono conosciute come nevole o rose (Wikipedia docet). Anche quest’anno \u00e8 giunto il loro momento ed anche quest’anno io e mia madre ci siamo messe in societ\u00e0; credo che farle in solitudine sia un lavoro decisamente gramo, tanto pi\u00f9 che, se\u00a0si vuole prepararle, bisogna partire con\u00a0almeno tre…<\/p>\n
Read More »<\/a><\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":3035,"comment_status":"open","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"_mi_skip_tracking":false},"categories":[2456,62,67,72,107,1],"tags":[437,672],"_links":{"self":[{"href":"https:\/\/www.panperfocacciablog.com\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/390"}],"collection":[{"href":"https:\/\/www.panperfocacciablog.com\/wp-json\/wp\/v2\/posts"}],"about":[{"href":"https:\/\/www.panperfocacciablog.com\/wp-json\/wp\/v2\/types\/post"}],"author":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.panperfocacciablog.com\/wp-json\/wp\/v2\/users\/1"}],"replies":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.panperfocacciablog.com\/wp-json\/wp\/v2\/comments?post=390"}],"version-history":[{"count":1,"href":"https:\/\/www.panperfocacciablog.com\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/390\/revisions"}],"predecessor-version":[{"id":8106,"href":"https:\/\/www.panperfocacciablog.com\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/390\/revisions\/8106"}],"wp:featuredmedia":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.panperfocacciablog.com\/wp-json\/wp\/v2\/media\/3035"}],"wp:attachment":[{"href":"https:\/\/www.panperfocacciablog.com\/wp-json\/wp\/v2\/media?parent=390"}],"wp:term":[{"taxonomy":"category","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.panperfocacciablog.com\/wp-json\/wp\/v2\/categories?post=390"},{"taxonomy":"post_tag","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.panperfocacciablog.com\/wp-json\/wp\/v2\/tags?post=390"}],"curies":[{"name":"wp","href":"https:\/\/api.w.org\/{rel}","templated":true}]}}