Ovviamente non è uguale all’originale giapponese, ma l’ho riadattato per non dover usare il pesce crudo, dato che non sapevo dove trovarne di adatto.
Voi direte, ma se ti fidi nel ristorante, perchè non dovresti fidarti a casa tua?
Quando trovo una risposta razionale alla domanda vi faccio sapere.

Gli ingredienti sono:

– riso originario
– alga nori
– aceto di riso (o aceto bianco)
– zucchero
– avocado
– trota affumicata in fette
– tonno affumicato in fette
– salsa di soia
– wasabi

Per la cottura del riso mi sono rifatta al metodo usato QUI per gli onigiri.
Stendiamo il riso raffreddato su un foglio di alga nori, mettiamo al centro delle listarelle di avocado e del pesce e arrotoliamo il tutto, ricordando che per far appiccicare l’alga bisogna inumidirla un po’.
Una volta ottenuto questo salamino tagliamolo a fette spesse 2cm circa.
L’operazione risulta estremamente facile se si hanno le famose stuoiette di bambù, ma io e il mio fidanzato ci siamo dovuti arrangiare e li abbiamo preparati a mani nude.
Già che c’ero ho preparato anche un po’ di onigiri, ripieni di tonno e maionese (nella foto: vassoio in ardesia con ciotole in porcellana Easy life design).

Sia i maki che gli onigiri sono ottimi bagnati nella salsa di soia mista a wasabi, dosato con moderazione per evitare spiacevoli inconvenienti (tipo ustioni di terzo grado sulla lingua).
Possiamo usare questo piatto come antipasto, per una cena tra amici o un buffet insolito.

Buona giornata!