Gli ingredienti per 20 involtini sono:

– 40 fogli di carta di riso
– 700g di cavolo cappuccio
– 7 carote
– 5 cipollotti
– 7 funghi shitake secchi
– salsa di soia
– olio di semi

Per prima cosa mettiamo i funghi shitake a bagno in acqua tiepida per almeno 2h.
Nel frattempo laviamo il cavolo cappuccio e tagliamolo a listarelle.

Poi puliamo i cipollotti, rimuoviamo la parte più rovinata del ciuffo di foglie e la base con le radici e tagliamoli a fettine.

Infine peliamo le carote e tagliamole a bastoncini.

Riprendiamo i funghi, strizziamoli per rimuovere l’acqua in eccesso e tagliamoli a fettine sottili.

Facciamo scaldare due cucchiai abbondanti di olio di semi in una padella ampia o un wok, dopodiché uniamo i funghi e lasciamoli soffriggere per un paio di minuti.

A seguire aggiungiamo le carote e i cipollotti.

Infine il cavolo cappuccio, intervallando di circa 1′ l’inserimento di ciascuna verdura.
Alla fine aggiungiamo 2 cucchiai di salsa di soia e mescoliamo accuratamente.
Cuociamo a fuoco vivo e mescolando spesso, finché le verdure non iniziano a diventare morbide, poi spegniamo il fuoco e lasciamole raffreddare.

Riempiamo di acqua fredda un piatto largo almeno quanto i fogli di carta di riso.
Immergiamo un foglio di carta di riso nell’acqua fredda per 1”, poi scoliamolo, appoggiamolo su una superficie piana, mettiamo al suo centro un cucchiaio di verdure e richiudiamo il foglio come se fosse una busta da lettere (per capire meglio il metodo di piegatura, vi suggerisco di vedere il video di Cucina Origami che trovate QUI).
Prendiamo un secondo foglio di carta di riso, immergiamolo per 1” nell’acqua e avvolgiamolo intorno all’involtino appena ottenuto, usando lo stesso metodo di piegatura.

Se ne prepariamo tanti e vogliamo conservarli, possiamo surgelare gli involtini crudi e poi cuocerli in padella senza bisogno di scongelarli (in questo caso, basterà allungare il tempo di cottura ed usare un coperchio per i primi 5′).
Mettiamo gli involtini in una padella con un filo di olio caldo, facendo attenzione a non farli toccare l’uno con l’altro, altrimenti si attaccheranno.

Facciamoli soffriggere girandoli su tutti in lati, finché non risultano ben dorati tutto intorno.

Serviamo gli involtini caldi accompagnati con della salsa di soia con i semi di sesamo.

Questi involtini sono gustosissimi e si prestano bene ad essere presentati come antipasto, come snack o come piatto unico per un pasto veloce.

Buona serata!

Per la ricetta mi sono ispirata alle indicazioni riportate sul sito “The woks of life”, però ho fatto alcune modifiche per mancanza di ingredienti, ovvero ho sostituito i funghi shiitake con i funghi porcini decongelati e il baby bok choy con la verza.

Gli ingredienti per 3 persone sono:

– 200g di spaghetti udon precotti
– 200g di lonza di maiale
– 2 funghi porcini
– 4 foglie di verza
– 3/4 cucchiaino di amido di mais
– salsa di soia chiara
– salsa di soia scura
– 1 cucchiaino di vino di riso
– 3 cucchiai di olio
– zucchero

Prendiamo la lonza e tagliamola a striscioline, dopodiché mettiamola in una ciotola con un cucchiaino raso di salsa di soia chiara, una punta di cucchiaio di salsa di soia scura, il vino di riso, l’amido e un pizzico di zucchero.
Mescoliamo la carne finché non è tutta condita e lasciamola marinare per circa 10′.

Mettiamo un cucchiaio d’olio nel wok, facciamolo scaldare, uniamo la lonza marinata e soffriggiamo la carne a fiamma vivace finché non diventa ben dorata.

Dopodiché togliamo la carne dal fuoco e teniamola in caldo.
Mettiamo nel wok l’olio restante, scaldiamolo e soffriggiamo i funghi ben lavati e tagliati a striscioline.

A questo punto aggiungiamo gli udon precotti, 2 cucchiaini e mezzo di salsa di soia chiara, 2 cucchiaini e mezzo di salsa di soia scura e un pizzico di zucchero.

Cuociamo i noodles finché non diventano tutti marroncini, quindi uniamo la lonza precedentemente cotta e la verza ben lavata e tagliata a pezzi.

Continuiamo la cottura finché la verza non si riduce notevolmente di volume e diventa morbida.
Distribuiamo i noodles nei piatti e mangiamoli roventi.

Questi noodles saltati sono proprio come gli originali che si gustano nei locali di Shanghai.
Se non trovate i noodles precotti, potete utilizzare dei noodles secchi precedentemente sbollentati secondo le istruzioni riportate sulla loro confezione.
Se invece avete problemi a reperire il vino di riso potete utilizzare del vino bianco.

Buona serata!

Per la ricetta mi sono affidata al sito “Cooking with dog”, una garanzia per quanto riguarda le ricette giapponesi.
Alcune precisazioni sugli ingredienti: il dashi in polvere è simile al nostro brodo granulare, io ne ho usato uno alla sarda dal sapore molto intenso; il katsuobushi è tonno essiccato in fiocchi, a mio avviso non è sostituibile con altri ingredienti; infine il beni shoga è zenzero marinato, si distingue dallo zenzero per sushi perché a differenza di quest’ultimo è di colore rosso.

Gli ingredienti per circa 20 takoyaki sono:

– 1 polpo
– 1 uovo sbattuto
– 340ml di acqua tiepida
– 100g di farina 00
– 1 cucchiaio di salsa di soia
– 1/2 cucchiaio di dashi in polvere
– 1 pizzico di sale fino
– katsuobushi
– beni shoga
– le foglie verdi di 2 cipollotti
– salsa per okonomiyaki
– alga nori
– olio di semi

Per prima cosa prepariamo il polpo (o polipo). Mettiamolo in una pentola piena di acqua fredda e cuociamolo a fuoco vivace per circa 1h o finché, se punzecchiato con una forchetta, risulta tenero.
Facciamolo raffreddare, poi eliminiamo gli occhi e il becco e tagliamolo in pezzi di circa 1-2cm.

Teniamo 20 pezzi, uno per ogni takoyaki, e usiamo il resto per l’insalata di polpo (QUI la ricetta).
Prepariamo ora la pastella.
Sciogliamo il dashi nell’acqua tiepida, a parte mescoliamo la farina e il sale. Uniamo il brodo a filo e mescoliamo con una frusta, poi uniamo la salsa di soia e l’uovo sbattuto e continuiamo a mescolare finché non diventa uniforme.

Mettiamo la pentola per i takoyaki sul fuoco e scaldiamola fino a farla diventare rovente.
Spennelliamo ciascuna cavità con l’olio di semi, dopodiché riempiamo ciascuna semisfera con la pastella, riempiendo anche gli spazi tra una semisfera e l’altra.
Mettiamo subito al centro di ogni semisfera un pezzo di polpo, dopodiché cospargiamo tutta la superficie della pentola con del katsuobushi, delle foglie di cipollotto tritate e dei pezzetti di beni shoga.

Con due stecchini di legno (o con gli appositi utensili), raccogliamo la pastella intorno alle semisfere e raduniamola verso il centro di ciascuna cavità.

A questo punto giriamo le semisfere e come per magia vedremo formarsi delle sfere dorate.
Continuiamo a cuocere per un paio di minuti, rigirandole ancora una volta per farle colorare bene tutto intorno.

Togliamo i takoyaki dalla pentola e decoriamoli con la salsa per okonomiyaki, l’alga nori a pezzetti e il katsuobushi.
Ripetiamo tutto il procedimento di cottura fino ad esaurimento della pastella, spennellando le cavità d’olio tra una cottura e l’altra.

I takoyaki devono essere mangiati roventi, ricordo di aver visto in uno dei documentari di Anthony Bourdain alcuni giapponesi che gli mostravano come gustarli al meglio (ovvero soffiando e alitando tra una masticata e l’altra per cercare di contenere il dolore dovuto all’ustione di terzo grado).
Io ho barato e alcuni li ho mangiati tiepidi e posso assicurarvi che sono goduriosi anche così.

Buona serata!

Per la ricetta mi sono ispirata a quanto trovato sul blog “The woks of life”.

Gli ingredienti per 2 persone sono:

– 200g di lonza di maiale
– 200g di gnocchi di riso
– 150g di cavolo cappuccio
– 1/2 porro
– 10g di funghi porcini secchi
– 1 pizzico di aglio secco in polvere
– 1 cucchiaio raso di vino di riso
– 1 cucchiaio raso di salsa di soia scura
– 1 cucchiaio raso di salsa di ostriche
– 1 pizzico di pepe bianco in polvere
– 1 pizzico di zucchero
– 1 cucchiaino di amido di mais
– 2 cucchiai rasi di salsa di soia
– olio di semi

Mettiamo a bagno gli gnocchi di riso in acqua fredda e lasciamoli ammollo per almeno 24h, cambiando l’acqua di tanto in tanto.
Passato questo tempo immergiamo i funghi porcini secchi in acqua tiepida e lasciamoli riposare per almeno 30′.
Tagliamo la lonza a striscioline e mariniamola con un cucchiaio raso di soia, l’amido di mais e  un cucchiaino d’olio.

Sciacquiamo un’ultima volta gli gnocchi di riso e scoliamoli.
Tagliamo il cavolo cappuccio e il porro a striscioline.
Scoliamo i funghi, strizziamoli per bene e tagliamoli a pezzettini.
Versiamo un cucchiaio d’olio di semi nel wok o in una padella ampia, scaldiamolo e uniamo la lonza marinata.

Facciamo soffriggere il maiale, poi uniamo i funghi, l’aglio secco e il porro.
Soffriggiamo un paio di minuti, poi aggiungiamo il cavolo cappuccio e cuociamo ancora alcuni minuti.

Uniamo il vino di riso e facciamo evaporare l’alcol, poi aggiungiamo gli gnocchi di riso.
Copriamo con il coperchio e cuociamo a fuoco medio per 1′ circa.
Togliamo il coperchio e aggiungiamo la salsa di soia rimasta, la salsa di soia scura, la salsa di ostriche, il pepe bianco e lo zucchero.

Cuociamo ancora per pochi minuti finché gli gnocchi non risultano morbidi, ma ancora leggermente gommosi.

Sono proprio deliziosi!

Buona serata!

Gli umeboshi sono prugne salate tipiche del Giappone, dal sapore forte e pungente, non sono facilissime da trovare, ma secondo me valgono il tempo speso per la ricerca.

Gli ingredienti per 4 onigiri sono:

– 200g di riso originario
– 4 umeboshi
– acqua fredda
– semi di sesamo
– alga nori
– 1 cucchiaio di aceto di riso
– 1 cucchiaino raso di zucchero

Laviamo il riso con abbondante acqua fredda per rimuovere l’amido in eccesso finché l’acqua non risulta trasparente.
Cuociamolo nella cuociriso seguendo le istruzioni della macchina (se non avete una cuociriso potete cuocerlo in pentola usando le indicazioni riportate QUI).
Quando il riso è cotto, uniamo l’aceto di riso e lo zucchero e mescoliamo il tutto.

Pratichiamo un taglio in ogni umeboshi e rimuoviamo i noccioli.
Riempiamo lo stampino per onigiri per metà e inseriamo al centro un umeboshi.

Terminiamo di riempire lo stampino con altro riso e ripetiamo la procedura fino ad esaurimento del riso.
Passiamo gli onigiri nei semi di sesamo, decorandoli a piacimento, e mettiamo su un lato un rettangolo un rettangolo di alga nori.
Facciamo riposare gli onigiri in frigorifero almeno 30′ e serviamoli  a temperatura ambiente.

Il sapore dell’umeboshi è talmente intenso che questi onigiri si possono mangiare anche da soli, ma se vogliamo dargli un tocco di sapore in più possiamo accompagnarli con della salsa di soia.

Buona serata!

Gli ingredienti per circa 12 ravioli sono:

– 120g di farina integrale
– 4g di nero di seppia in bustina
– 80ml di acqua fredda

Per il ripieno:

– 200g di gamberi decongelati e sgusciati
– 100g di peperone rosso
– cavolo cappuccio
– 30g di porro
– 1 cucchiaio di salsa di soia chiara
– 1 cucchiaino colmo di salsa di soia scura
– 1 pizzico di zenzero in polvere
– 1 pizzico di aglio secco in polvere
– olio

Per la purea di peperone:

– 50g di peperone rosso
– 1 cucchiaio d’olio

Prepariamo l’impasto mescolando la farina con il nero di seppia, poi uniamo l’acqua poco alla volta fino ad ottenere un impasto compatto e liscio.

Avvolgiamo l’impasto nella pellicola da cucina e lasciamolo riposare per circa 30′.
Nel frattempo puliamo il peperone, il porro e 70g di cavolo cappuccio e tritiamoli brevemente nel robot da cucina per ottenere dei pezzetti molto piccoli.
Mettiamo un filo d’olio in una padella con l’aglio secco e scaldiamolo. Quando è caldo aggiungiamo le verdure e facciamole soffriggere per circa 10′ a fuoco moderato.

Tritiamo i gamberi nel robot da cucina e uniamoli alle verdure, insieme alle due salse di soia e lo zenzero.

Cuociamo per altri 5′, facendo asciugare per bene i liquidi, dopodiché lasciamo raffreddare il ripieno.
Riprendiamo l’impasto e stendiamolo su un piano infarinato con il mattarello fino ad ottenere uno strato sottile.
Ricaviamo 12 cerchi con coppapasta da 8cm di diametro.

Prendiamo un cerchio alla volta, inseriamo al centro un cucchiaio di ripieno e sigilliamo il bordo formando una mezzaluna.

Continuiamo fino ad esaurimento dell’impasto e del ripieno.
Prendiamo una pentola per la cottura a vapore e rivestiamo il fondo del cestello con foglie di cavolo cappuccio.
Riempiamo d’acqua il fondo della pentola e portiamola ad ebollizione.
Quando bolle mettiamo i ravioli nel cestello e cuociamoli per 10′.
Mentre attendiamo prepariamo la purea frullando il peperone con l’olio.
Disponiamo la purea con un cucchiaino sul fondo del piatto, formando delle strisce oblique, e adagiamo sopra i ravioli bollenti.

Il nero dei ravioli al vapore e i colori vividi della purea e del ripieno insieme fanno faville. Il sapore poi… una vera delizia!

Buona serata!

La ricetta delle cipolline glassate arriva dritta dal “Cucchiaio d’argento”.

Gli ingredienti per 12 polpette sono:

– 250g di macinato misto
– 100g di pancarré
– 1 uovo
– 3 cucchiai di salsa di soia
– 1/2 porro
– 1 pezzetto di zenzero fresco
– olio
– sale
– pepe

Per le cipolline glassate:

– 500 g di cipolline borettane
– 80g di burro
– 10g di zucchero
– sale

Iniziamo con le cipolline, sbucciamole accuratamente, poi laviamole e asciughiamole.
Facciamo fondere il burro in una casseruola, poi aggiungiamo le cipolline e un pizzico di sale e facciamole rosolare per qualche minuto, mescolandole di tanto in tanto.

Cospargiamole con lo zucchero, poi versiamo tanta acqua a filo quanta ne serve a lasciare la superficie appena fuori dall’acqua.

Copriamole con il coperchio e lasciamole cuocere a fuoco medio.
Passiamo alle polpette; immergiamo il pancarré in acqua, poi strizziamolo e impastiamolo con la carne macinata, l’uovo, lo zenzero grattugiato, un pizzico di sale e pepe a piacere.

Inumidiamoci le mani e formiamo tante polpette grandi poco più di una noce.

Tagliamo il porro a striscioline, versiamo un filo d’olio in padella e soffriggiamo il porro.

Quando il porro risulta morbido, aggiungiamo le polpette e lasciamole soffriggere da entrambi i lati.
Bagniamole con la salsa di soia e poi versiamo in padella dell’acqua tiepida, arrivando a metà dello spessore delle polpette.

 Lasciamole cuocere per circa 15′ finché il liquido non si riduce, dobbiamo ottenere un sughetto saporito e leggermente denso.

Scoperchiamo le cipolline e facciamo ridurre il loro liquido prima di servirle.

Serviamo le polpette calde con qualche pezzetto di porro e le cipolline.

Dire che le polpette sono tenere è riduttivo, dire che le cipolline si sciolgono in bocca è essere parchi.
Provatele e capirete perché.

Buona domenica!

Gli ingredienti per 2 persone sono:

– 150g di spaghetti soba
– 200g di mazzancolle
– 4 pomodori da sugo
– 1 carota
– 1 zucchina
– 50g di germogli di soia
– 2 scalogni
– 2 cucchiai di salsa di soia
– olio d’oliva
– peperoncino in polvere
– aglio secco in polvere

Sgusciamo le mazzancolle, eliminiamo le zampe e le code e teniamole da parte.
Peliamo la carota e tagliamola a fili sottili insieme alla zucchina, aiutandoci con un robot da cucina.
Cuociamo gli spaghetti soba in acqua bollente salata seguendo le istruzioni riportate sulla confezione, quando mancano 2′ alla fine della cottura scoliamoli e raffreddiamoli con acqua fredda corrente.
Mettiamo un filo d’olio in una padella, scaldiamolo e aggiungiamo gli scalogni puliti e tritati, un pizzico di aglio in polvere e pochissimo peperoncino. Lasciamo cuocere per qualche minuto, poi aggiungiamo le mazzancolle.
Lasciamole cuocere per 2′ finché non diventano rosa.

Uniamo le carote e le zucchine tritate e continuiamo a cuocere per circa 5′.

A questo punto aggiungiamo la salsa di soia e i pomodori tagliati in pezzi grossi e cuociamo ancora per un paio di minuti.

Infine uniamo gli spaghetti soba e i germogli di soia e continuiamo la cottura per 2′.
Serviamo gli spaghetti in un piatto fondo accompagnandoli con il loro sughetto.

Con questa ricetta dal sapore orientale, vi auguro un sereno Natale!

Buone vacanze!

Per questa ricetta mi sono ispirata alle focaccine siriane trovate nel libro “Il pane fatto in casa”.

Gli ingredienti per 8 focaccine sono:

– 450g di farina di farro
– 280ml di acqua tiepida
– 20g di lievito di birra
– 1/2 cipolla
– 30ml di olio d’oliva
– 5ml di sale fino
– 1 cucchiaino di cumino in polvere
– 1 cucchiaio di prezzemolo fresco tritato
– 1 cucchiaino di menta secca tritata

Mescoliamo il sale e la farina di farro. A parte sciogliamo il lievito nell’acqua tiepida, dopodiché uniamo la mistura di acqua e lievito alla farina. Impastiamo fino ad ottenere un impasto liscio ed omogeneo, seppur molto morbido.

Copriamo l’impasto con la pellicola da cucina e lasciamolo lievitare per circa 1h in un luogo tiepido.

Riprendiamo l’impasto, sgonfiamolo con le mani e dividiamolo in otto parti uguali.
Stendiamo ogni parte con il mattarello formando una focaccina tonda, larga circa 15cm.

Spostiamo le focaccine su una o più leccarde infarinate, copriamole con la carta da forno e lasciamole lievitare per circa 20′.
Nel frattempo puliamo la cipolla e tritiamola finemente, poi condiamola con il cumino, la menta e il prezzemolo.
Spennelliamo le focaccine con l’olio e cospargiamo la superficie con le cipolle.

Infine cuociamo nel forno preriscaldato a 200°C per circa 20′ o fino a doratura.

Queste focaccine di farro alla cipolla sono perfette per l’aperitivo o per accompagnare secondi di carne e pesce.

Buon weekend!

I flour sticks sono dei noodles di grano di origine filippina, noti anche come pancit Canton. Sono molto saporiti e hanno una buona consistenza sotto i denti.

Gli ingredienti per 2 persone sono:

– 125g di flour sticks noodles
– 150g di carne tritata di maiale
– 1/2 carota
– 1/2 peperone
– 1/2 zucchina
– 1 porro
– 2 cucchiai di salsa di soia
– 1 cucchiaio raso di salsa di ostriche
– 1 cucchiaino di pasta di curry rosso
– 1 pezzettino di zenzero fresco
– olio d’oliva

Peliamo la carota e grattugiamola con una lama a fori grandi, insieme al peperone e alla zucchina precedente lavati e puliti.
Puliamo il porro e tagliamolo a rondelle.
Mettiamo un filo d’olio nel wok e facciamolo riscaldare, dopodiché uniamo le verdure.

Cuociamo le verdure a fiamma vivace finché non iniziano ad appassire, poi uniamo la carne e sgraniamola con una spatola.

Lasciamo dorare la carne, quando è ben colorita aggiungiamo la salsa di soia, la salsa di ostriche, la pasta di curry e lo zenzero grattugiato.

Cuociamo per 5′ a fuoco vivace, mescolando spesso, poi aggiungiamo un bicchiere abbondante d’acqua e portiamo ad ebollizione.
Quando inizia a bollire uniamo i flour sticks noodles.

Cuociamo per circa 5′ o finché non diventano sufficientemente morbidi per i nostri gusti e serviamoli con il loro brodo.

Come anticipato all’inizio del post questi noodles sono davvero gustosi, se non li trovate potete sostituirli agevolmente con altre tipologie di noodles di grano (verificate però se è necessaria una cottura più lunga).
Il brodo risulta sapido al punto giusto, il poterlo assaporare caldo insieme ai noodles fa di questo piatto un vero comfort food.

Buona serata!