Pan Per Focaccia https://www.panperfocacciablog.com Una porta aperta sulla cucina di casa mia Mon, 12 Aug 2019 19:33:55 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=5.8.10 Melanzane sott’olio e tante novità https://www.panperfocacciablog.com/2012/10/melanzane-sottolio-e-tante-novita.html?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=melanzane-sottolio-e-tante-novita https://www.panperfocacciablog.com/2012/10/melanzane-sottolio-e-tante-novita.html#comments Wed, 03 Oct 2012 18:14:00 +0000 http://www.panperfocacciablog.ifood.it/?p=157

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Dopo parecchi giorni di silenzio, torno sul blog con tante novità.
La prima e più importante è che l’indirizzo del blog è cambiato: d’ora in avanti mi troverete al link https://www.panperfocacciablog.com/.
La seconda è che pochi giorni fa abbiamo raccolto le ultime verdure dall’orto e, dato che ho tenuto conto minuziosamente della produzione durante tutta l’estate, posso affermare che sono altamente soddisfatta del risultato.
In totale abbiamo raccolto 95 zucchine, 60 cetrioli, 100 pomodori, 69 peperoni, 38 melanzane, 3kg di piselli puliti e una zucca da 18kg.
Non ho una grande esperienza di orti, perciò spero non sia un caso e che continui così anche in futuro.
Per sfruttare questi prodotti ho preparato parecchie conserve, tra cui l’antipasto rosso di verdure (che trovate QUI) e le melanzane sott’olio (nella foto: ciotola in ceramica GreenGate).

La ricetta l’ho avuta dalla moglie di un ex collega di mio padre.

Gli ingredienti per 4 barattoli da 250ml sono:

– 6 melanzane di medie dimensioni
– sale grosso iodato Gemma di Mare
– aceto bianco
– olio extravergine di oliva Dante
– 1/2 spicchio d’aglio
– origano
– peperoncino secco
– basilico

Laviamo bene le melanzane, togliamo loro la buccia, tagliamole a fette spesse non più di 0,5cm e tagliamo ogni fetta a listarelle larghe non più di 0,5cm.
Mettiamo le melanzane così tagliate in uno scolapasta, creando tanti strati intervallati da una spolverata abbondante di sale grosso.
Se possibile facciamo in modo che il fondo dello scolapasta non tocchi il liquido che si formerà sul fondo, per fare ciò l’ho appoggiato su una scodella rovesciata, a sua volta inserita in una pirofila (nella foto: scolapasta in plastica Cosmoplast).

Copriamo le melanzane con un piatto rovesciato e mettiamo sopra un peso, dopodiché lasciamole così per 12h circa.
Passato questo tempo strizziamo accuratamente le melanzane per eliminare l’acqua salata in eccesso.
Mettiamole in una scodella e ricopriamole con l’aceto, dopodiché lasciamole riposare per altre 12h.

Passate le 12h strizziamo nuovamente le melanzane e trasferiamole in una scodella pulita.
Tritiamo finemente l’aglio, il peperoncino e il basilico e uniamoli alle melanzane con l’origano (nella foto: ciotola in plastica Cosmoplast).

Mettiamo le melanzane dentro i vasetti in vetro precedentemente sterilizzati; per sterilizzare i vasetti possiamo, dopo averli lavati, riempirli con un dito d’acqua e riscaldarli nel microonde alla massima potenza per alcuni minuti. Dobbiamo vedere l’acqua bollire e il vapore ricoprire le pareti dei barattoli.
Facciamo attenzione quando li tiriamo fuori dal microonde perchè sono roventi.
Ricopriamo le melanzane con l’olio, ma facciamo attenzione che non rimangano bolle d’aria, per farlo possiamo scuotere leggermente i barattoli aperti.
Se vediamo delle bolle che persistono, armiamoci di un bastoncino di legno ed eliminiamole.

Terminata questa operazione chiudiamo i barattoli stringendo accuratamente.
Mettiamo i barattoli in un pentolone, mettendo degli stracci tra uno e l’altro, dopodiché facciamoli bollire per 30′.
Facciamoli raffreddare e asciughiamoli accuratamente.
Potremo assaggiare le melanzane dopo un paio di settimane di riposo in un luogo fresco e asciutto.

Il sapore è molto intenso, ma possiamo cambiare le spezie utilizzate a nostro piacimento, sia come qualità che come quantità.
Che dite, è un buon modo per conservare le verdure dell’orto?

Vi lascio una foto della zucca gigante, tra qualche settimana sarà pronta per essere mangiata!

Buona serata!

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Peperoncini ripieni sott’olio https://www.panperfocacciablog.com/2010/09/peperoncini-ripieni-sottolio.html?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=peperoncini-ripieni-sottolio https://www.panperfocacciablog.com/2010/09/peperoncini-ripieni-sottolio.html#comments Mon, 06 Sep 2010 12:06:00 +0000 http://www.panperfocacciablog.ifood.it/?p=319

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Quest’anno, in preda a non so quale mania autolesionista, ho convinto mia madre a prendere parte alla produzione dei peperoncini ripieni,usando la ricetta del padre del mio fidanzato; così, dopo giorni di bruciori ad occhi, naso e bocca, abbiamo ottenuto cinque preziosi vasetti di questo goloso spuntino.

Guardando i peperoncini tondi non si percepisce subito il problema, hanno un’aria così innocua come le ciliegie, e non viene da pensare che in bocca bruciano come una fiamma ossidrica.

Perciò se volete anche voi cimentarvi in questa avventura piena di insidie procuratevi una grossa scorta di guanti in lattice usa e getta, vi assicuro che sembreranno non bastare mai.

Gli ingredienti per circa 5 barattoli da 250ml sono:

– 50 peperoncini tondi
– 5 scatolette di tonno da 80g
– 5 cucchiai di capperi sott’aceto
– 25 filetti di acciuga piccoli (o una dozzina grandi)
– pane grattugiato
– olio
– aceto

Per prima cosa procuriamoci una tanica di pazienza. E non sto scherzando. Quindi armiamoci di guanti, un coltello appuntito e un cucchiaino e mettiamoci all’opera.
Prendiamo i peperoncini lavati e tagliamo loro il picciolo, cercando di lasciare un’apertura abbastanza ampia. Ci rimarrà un bel pezzo di peperone attaccato al picciolo che dobbiamo provvedere a tagliare e conservare. Togliamo con il cucchiaino il contenuto del peperone, compresi tutti i semini (nella foto si intravede un semino sfuggito ai severissimi controlli di qualità dell’azienda tentare la fuga verso il basso).

Dopo aver finito questo lavoro, che vi consiglio di intervallare con delle pause all’aria aperta del balcone per liberare le narici e gli occhi dalla sensazione di prurito, prendiamo tutti i peperoni e tutti i coperchietti e mettiamoli in una pentola, provvedendo a coprirli di aceto.

Copriamo la pentola con il coperchio e mettiamola in un angolo fresco della casa, dovrà restare così per 3 giorni e 2 notti (quindi conviene fare il lavoro di scavo dei peperoni la mattina presto).
Passato questo tempo tiriamo fuori i peperoni dall’aceto (i guanti, mi raccomando) e mettiamoli a scolare su un panno a testa in giù per una notte intera.

Sembrano quasi carini vero?
Ma non vi fidate, mettetevi di nuovo i guanti.
Prepariamo il ripieno con il tonno scolato, i capperi e le acciughe tritati insieme. Mettiamo il pane grattugiato in padella e tostiamolo, quindi uniamolo al composto fino ad ottenere una consistenza compatta, ma non sbriciolosa.

Riempiamo ogni peperone con un coperchietto (quelli che abbiamo conservato all’inizio) e tanto ripieno quanto ne serve per arrivare al bordo del peperone stesso. Premiamo bene per compattare il tutto, altrimenti quando andiamo a metterli nel barattolo rischiamo di perderci dei pezzi per strada.

Inseriamo i peperoni nei barattoli precedentemente sterilizzati, cercando di trovare l’incastro perfetto. Io ne ho fatti due strati: in quello più basso ho messo 5 peperoni con la faccia rivolta verso l’esterno e uno in mezzo a faccia in su per bloccarli, in quello più alto ho rifatto la stessa cosa, ma ne ho usati solo 4 intorno e uno in mezzo.
Una volta terminato colmiamo i barattoli d’olio e mettiamo uno di quegli aggeggi di plastica che servono a evitare che i peperoni tornino a galla.

Lasciamoli aperti per 24h, coprendoli con uno strofinaccio, e ogni tanto premiamo l’impalcatura di plastica per far uscire l’aria rimasta nel barattolo. Prima di chiuderli definitivamente prendiamo uno stecchino di legno lungo (quelli da spiedino) e andiamo a caccia di bollicine.
Fatto questo possiamo chiudere i barattoli e stramazzare a terra esanimi, tanto per mangiarli dobbiamo aspettare almeno un mesetto.

I peperoni li abbiamo acquistati a Carmagnola, cittadina che abbiamo visitato in occasione della Sagra del Peperone; se abitate in zona e non ci siete mai stati il prossimo anno fateci un giro, ne vale la pena.

Buona giornata!

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Antipasto rosso di verdure https://www.panperfocacciablog.com/2010/08/antipasto-rosso-di-verdure.html?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=antipasto-rosso-di-verdure https://www.panperfocacciablog.com/2010/08/antipasto-rosso-di-verdure.html#comments Fri, 27 Aug 2010 13:32:00 +0000 http://www.panperfocacciablog.ifood.it/?p=324

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Fine di agosto, tempo di conserve.
Al giorno d’oggi hanno perso parte del loro ruolo perchè nei mercati possiamo trovare ogni tipo di verdura in qualsiasi momento dell’anno, però mantengono delle caratteristiche che le rendono inimitabili: le materie prime sono fresche e sono note, così come il processo produttivo, inoltre prepararle riempie di soddisfazione.
L’altro ieri, in famiglia, ci siamo dedicati alla preparazione della salsa di pomodoro, oggi invece è toccato all’antipasto rosso di verdure.

Questa ricetta ci è giunta da una zia di mio padre ed è nota anche come antipasto rosso piemontese, a causa delle sue origini. Per prepararlo in tre ci abbiamo messo circa 3h, contando anche il tempo di cottura.

Gli ingredienti per circa 20 vasetti da 250ml sono:

– 4kg di pomodori da sugo
– 600g di carote (pesate già pulite)
– 600g di sedano (pesato già pulito)
– 600g di fagiolini (pesati già puliti)
– 600g di cipolline (pesate già pulite)
– 600g di peperoni (pesati già puliti)
– 2 bicchieri di vino bianco
– 2 bicchieri di aceto bianco
– 2 bicchieri di olio d’oliva
– 2 cucchiai di zucchero
– 2 cucchiai di sale
– 2 noci moscate grattugiate

Come prima cosa prendiamo i pomodori, laviamoli bene e, dopo averli rotti a metà, spremiamoli per togliere i semi e mettiamoli in una pentola molto capiente.

Cuociamoli per circa 40′ (il tempo varia in base alla qualità dei pomodori, più o meno acquosi, quindi bisogna andare a occhio) e mescoliamoli spesso per non farli attaccare al fondo della pentola.

Una seconda operazione preliminare (facoltativa) consiste nel mettere le cipolline in acqua fredda e portarle a bollore, spegnendo il fuoco subito dopo, in modo da evitare di spargere fiumi di lacrime quando bisogna pelarle. Bisogna farlo subito per dare il tempo alle cipolline di raffreddarsi mentre ci occupiamo delle altre verdure.

Detto questo armiamoci di coltello e tagliere e occupiamoci delle carote. Peliamole, tagliamole in quattro o in due per la lunghezza in modo da avere delle listarelle larghe più o meno 1,5cm. Da ogni listarella ricaviamo dei pezzi spessi non più di 1cm.

Poi tocca al sedano, anche in questo caso ricaviamo delle listarelle simili a quelle che abbiamo fatto con le carote e poi tagliamole in pezzi spessi non più di 1cm.

Con i fagiolini il trattamento è diverso, dobbiamo tagliare le due estremità, avendo l’accortezza di tirare via il filo che i fagiolini hanno lungo il fianco, e poi bisogna tagliarli a pezzi lunghi 1,5cm circa.

Le cipolline sono le più fastidiose, bisogna sbucciarle senza romperle e, chissà perchè, anche dopo svariati minuti di lavoro sembrano non finire mai. Se sono piccoline si possono lasciare tal quali, altrimenti le si taglia in due o quattro parti.

Rimangono i peperoni che dobbiamo tagliare in quadrotti di massimo 2cm di lato, anche se non sempre la forma del peperone permette grandi cose (i miei erano tutti contorti).

Riprendiamo i pomodori, che dovrebbero aver finito di cuocere da un bel pezzo, e passiamoli al passaverdure, avremo così prodotto… la salsa di pomodoro!

Fatto questo possiamo dedicarci alla cottura. Mettiamo la salsa di pomodoro sul fuoco e portiamola a bollore, aggiungiamo quindi le carote. Dopo 10′ aggiungiamo il sedano. Passati altri 10′ uniamo i fagiolini. Dopo 10′ aggiungiamo le cipolline (dopo 12′ se le sbollentiamo per non piangere), infine dopo 10′ uniamo i peperoni (dopo 8′ se mettiamo le cipolline con i 2′ di ritardo).
Lasciamo cuocere altri 10′, quindi aggiungiamo l’olio, l’aceto, il vino, il sale, lo zucchero e la noce moscata.

Lasciamo bollire altri 10′ e spegniamo il fuoco.
Ricordiamoci durante la cottura, man mano che aggiungiamo le verdure, di mescolare frequentemente il tutto.

Ora non ci resta che riempire i barattoli con il composto bollente.

Mettiamo i barattoli a riposare avvolti in una o due coperte per un paio di giorni, possiamo poi riporli in un luogo fresco e consumarli a partire da qualche settimana per apprezzarne maggiormente il sapore.
Si conserva per un anno senza subire alterazioni.
Si può mangiare così com’è, oppure si può aggiungere del tonno sott’olio sgocciolato o delle olive.
Una cosa che mi piace da impazzire è bagnare il pan carré nel sugo che rimane nel piatto, una delizia!

Buona giornata!

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