Un paio di mesi fa, chi di voi mi segue sui social, si sarà accorto che un intero mio weekend è stato caratterizzato dall’incontro a tu per tu con un ortaggio unico nel suo genere: il radicchio tardivo di Treviso IGP.
Infatti grazie al Consorzio di Promozione Turistica Marca Treviso e Zeta Group, con la collaborazione di Ortoromi e del Consorzio di Tutela Radicchio Rosso di Treviso e Variegato di Castelfranco IGP, ho potuto prendere parte al mirabolante blogtour #MarcaTrevisoInRosso che ha avuto luogo dal 27 al 29 novembre 2015.
Il blogtour è iniziato il venerdì pomeriggio, ma per motivi lavorativi ho potuto raggiungere i miei compagni di viaggio solo dal venerdì sera, giusto in tempo per una gustosissima cena a base di radicchio presso il ristorante “Al Fogher” di Treviso dove, udite udite, abbiamo assistito alla preparazione del tiramisù, rigorosamente a base di pan di spagna, come vuole la tradizione.
I miei colleghi, ovvero 8+1 foodblogger di iFood (la +1 ci seguiva da casa) e una coppia di travelblogger, erano piuttosto provati perché il pomeriggio li aveva visti protagonisti di un entusiasmante tour de force culturale, alla scoperta di El Greco, Escher e del Museo Bailo.
Per cui tutti a nanna presto a Villa Braida, per recuperare le forze in vista dei due giorni che ci attendevano.
Il sabato il signor radicchio si è mostrato in tutta la sua beltà, letteralmente dal campo alla tavola.
Sotto la guida di Paolo Manzan dell’azienda agricola “Nonno Andrea”, ho visto il radicchio ancora “giovane e amaro” piantato nel campo, l’ho visto “rinato” mentre faceva il bagnetto nelle sorgenti del Sile, l’ho visto “pulito e profumato” pronto per essere cucinato e l’ho visto, purtroppo per lui e per fortuna per me, “cotto e saporito” grazie all’abilità dello chef Martino Beria.
Da bravo trasformista quale è, l’ho visto anche “tramutato in birra”, perché, come ci ha dimostrato Ivan Borsato, proprietario del microbirrificio “Casa Veccia”, se uno la birra la fa bene può osare degli abbinamenti che voi umani non potete neanche immaginare (ma dopo averli assaggiati vi sfido a rinunciarvi).
Come potrete immaginare, in questo weekend ho mangiato, poi mangiato e ancora mangiato.
Ma non pensiate che sia stata tutto il tempo seduta a gozzovigliare, ho avuto modo anche di visitare le meraviglie che offre la Marca Trevigiana: Villa Emo, il centro di Castelfranco, Villa Corner della Regina sono i posti che ho avuto modo di scoprire e che spero di avervi invogliati a visitare grazie alle foto che ho postato su Instagram man mano che il tour procedeva.
Molto spesso si pensa che le cose da vedere siano sempre lontano da casa, mentre a volte basta guardarsi intorno per scoprire delle meraviglia inaspettate.
Una su tutte? La Mostra di Ceramiche della Collezione Varo, presentata in anteprima in occasione del blogtour. É aperta fino al 25 aprile, quindi siete ancora in tempo per andare a vederla.
Ultimo elemento del weekend, ma sicuramente non il meno importante, è stato il divertimento. Il gruppo di blogger si è dimostrato veramente affiatato, sia nei momenti culturali sia nei momenti più conviviali (vogliamo parlare della cena di gala all’Hotel Fior seguita da una pazza serata all’insegna del rossetto rosso, dei tacchi alti e della musica a palla?).
Persino Ileana, che a causa di un contrattempo ha potuto seguirci solo tramite social, ci ha sostenuti per tutto il corso del weekend.
Che dire, un’esperienza bellissima e indimenticabile.
Un grazie di cuore va a Agnese, Chiara, Elisabetta, Ileana, Monica D., Monica G., Roberta, Romina, Silvia, Viktoriya e Vitaliy per aver condiviso con me queste giornate.
Ed al Consorzio di Promozione Turistica Marca Treviso, Zeta Group, Ortoromi e il Consorzio di Tutela Radicchio Rosso di Treviso e Variegato di Castelfranco IGP per averlo reso possibile.
Buona serata!
Bellissimo racconto Cristina!!
Io la mostra di Escher me la vado a rivedere in prossimo fine settimana con la famiglia! ^_^
Anch’io ho voglia di andare a vederla, le vostre foto mi hanno ispirata!
Cavoli deve essere stato proprio bello passare un fine settimana come questo. Sai che vi invidio un po?
Ci saranno sicuramente altre occasioni, però non ti nascondo che è stato davvero bello!