Qualche tempo fa i miei genitori hanno acquistato un dolce tipico pugliese, le rose o sfogliate di Canosa, e gli è piaciuto così tanto che mia madre mi ha chiesto di cercare la ricetta su internet.
Ho provato tutte le chiavi di ricerca possibili, ma questa ricetta sembrava introvabile.
Avevamo abbandonato ogni speranza di riprodurre questi dolcetti, finché non abbiamo scoperto che una delle sorelle di mia mamma aveva la ricetta, ottenuta da una signora di Canosa incontrata dalla parrucchiera… che fortuna, no?
A quel punto non abbiamo potuto fare a meno di prepararle, quindi oggi vi presento le rose di Canosa che abbiamo prodotto in famiglia.
Gli ingredienti per 12 rose sono:
– 250g di farina
– 250g di zucchero
– olio d’oliva
– brandy
– 1 uovo
– vino bianco
– 1 bacca di vaniglia
– 250g di mandorle tostate tritate
– buccia di 1/2 limone grattugiata
– 1/2 cucchiaino di cannella in polvere
– 1/2 cucchiaio di cacao amaro
– 25g di cioccolato fondente tritato
– 40g di uvetta
– 2 cucchiai di marmellata di albicocche
– succo di1/2 mandarino
– zucchero a velo
Mettiamo a bagno l’uvetta nel brandy (o cognac) per 1h circa, in modo che si ammorbidisca per bene.
Prepariamo la pasta per la sfoglia mescolando la farina, 50g di zucchero, 50g di olio, l’uovo, più di metà dei semi della bacca di vaniglia, mezzo bicchierino di brandy e vino bianco quanto basta per ottenere un impasto molto sodo.
Copriamo l’impasto con un canovaccio per non farlo seccare e occupiamoci del ripieno.
In una ciotola mescoliamo le mandorle tritate, la buccia del limone, lo zucchero rimasto, la cannella, i restanti semi di vaniglia, il cacao, il cioccolato fondente, l’uvetta ben strizzata e il succo di mandarino.
Riprendiamo l’impasto e, o con il mattarello o con una macchina per pasta, stendiamolo con uno spessore di 1mm circa.
Dalle sfoglie ritagliamo delle strisce larghe 3 o 4cm e lunghe 30cm, usando una rotella dentellata per ravioli.
Spennelliamo ogni striscia con la marmellata di albicocche, precedentemente passata nel microonde o sul fuoco per renderla più liquida.
Al centro di ogni striscia disponiamo il ripieno, in modo da occuparne tutta la lunghezza.
Facciamo aderire i lati lunghi di ogni striscia, formando dei salamini, senza preoccuparci che restino perfettamente chiusi.
Infine arrotoliamo ogni salamino su se stesso, come se volessimo creare una rosa molto semplificata, e disponiamo ognuna di queste rose su una leccarda rivestita di carta da forno.
Inforniamo a 180°C in forno statico preriscaldato e lasciamo cuocere per circa 15′ o finché le sfogliate non diventano leggermente colorite.
Lasciamo raffreddare e cospargiamo le rose di zucchero a velo.
Dal momento che è avanzato un po’ di ripieno, mia madre ha avuto la bella idea di usarlo per formare delle palline che ha poi rotolato nel cacao in polvere.
Il risultato è stato un nuovo dolcino, decisamente buono.
Non so dire con certezza se questa ricetta è proprio quella originale, ma una cosa la so: le rose di Canosa che si ottengono sono praticamente uguali a quelle comprate in negozio.
Buona serata!
devono essere buonissime, me ne mandi una? Buon fine settimana
Sono fantastiche e complimenti per il procedimento!!! Un abbraccio e buon fine settimana
grazie per la ricetta ^_^
che ricetta interessante!
mai sentita prima, deve esser squisita quella rosellina ^_^ e poi è anche molto lavoro quindi complimenti davvero ^_^
Io sono Pugliese! Sei stata bravissima, complimenti! deliziose!!!
Buoooneeee! Facciamo che tu inforni ed io mangio??? Nooo??? Uffaaaa!!!! 🙂
Ciao!
Non le consocevo…ma devono essere estrememnte golose queste rose! sai che ti dico…quasi quasi le provo a fare anche io! 😉
Grazie, passo a salutarvi nei vostri blog!
Gli ingredianti li ho tutti!!! Oggi provo a farle. Non vedo l'ora.
Fammi sapere se ti piacciono!
Ma sono uno schianto ! queste le proverò senz'altro, ho giusto da smaltire frutta secca.
Mandi
Essendo di Canosa, nato e residente, ritengo che la ricetta non rispecchia fedelmente la ricetta originale delle “sfogliatelle canosine”. Ad ogni modo avendo qualche similitudine…. Buon appetito!!!😉
Grazie Paolo, per caso hai la ricetta originale e avresti voglia di condividerla?